Il Piano Paesaggistico Regionale, consegnato il 21 giugno 2023, è stato validato dal Comitato Tecnico Paritetico nella seduta del 27 giugno 2023; la documentazione tecnica del progetto di piano è stata approvata dalla giunta regionale con DGR n. 814 del 30 novembre 2023; è stata avviata la procedura tesa alla valutazione strategica del Piano.


La Legge regionale 11 agosto 1999, n. 23 Tutela, governo ed uso del territorio stabilisce all’art. 12 bis che” la Regione, ai fini dell’art. 145 del D. Lgs. n. 42/2004, redige il Piano Paesaggistico Regionale quale unico strumento di tutela, governo ed uso del territorio della Basilicata sulla base di quanto stabilito nell’Intesa sottoscritta da Regione, Ministero della Cultura e Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica”.

Tale strumento, reso obbligatorio dal D.Lgs. n. 42/04, rappresenta ben al di là degli adempimenti agli obblighi nazionali, una operazione di grande prospettiva, integrata e complessa che prefigura il superamento della separazione fra politiche territoriali, identificandosi come processo “proattivo”, fortemente connotato da metodiche partecipative e direttamente connesso ai quadri strategici della programmazione, i cui assi prioritari si ravvisano su scala europea nella competitività e sostenibilità.

L’impegno politico della Giunta regionale per dotare il territorio regionale del Piano Paesaggistico a valenza territoriale è stato formalizzato con l’approvazione del Documento Programmatico nel 2020 che ha contenuti chiari e selettivi, rafforzati ed arricchiti dal nuovo quadro programmatico nazionale e regionale che si è andato determinando nel corso del biennio 2021-2022.

La ricchezza di visioni offerte dall’ insieme di programmazioni e pianificazioni del “nuovo corso” (di sviluppo, investimenti e riforme) è stata costantemente tenuta in considerazione nell’orientare le scelte del piano paesaggistico regionale sia dal gruppo redazionale, sia dal Comitato Paritetico incaricato di validare il percorso del Piano, come anche dalla stessa Giunta Regionale, che ha, di volta in volta, adottato i provvedimenti di approvazione delle numerose fasi di costruzione del piano.

Il Piano pone, infatti, attenzione ai grandi temi dei cambiamenti climatici, dello sviluppo sostenibile, del cibo e della sicurezza alimentare, alle proposte contenute nel Green New Deal e Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, nella Strategia "Dal produttore al consumatore", nel Piano Energia e Clima (PNIEC), nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) inserito all’interno del programma Next Generation EU (NGEU).

Il Piano recepisce,inoltre, i contenuti di alcune proposte della Commissione europea come, ad esempio, la proposta della Commissione europea per una legge sul ripristino della natura, “Generation Restoration #EUBiodiversity” ed anche la proposta “Salute del suolo: proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare i suoli dell'UE”.

In tal modo, il quadro normativo di riferimento per la pianificazione paesaggistica regionale è denso e complesso, non solo costituito dalla Convenzione europea del paesaggio (CEP) sottoscritta a Firenze nel 2000, ratificata dall’Italia con L. 14/2006 e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs. n. 42/2004 che pure impongono una struttura di piano paesaggistico evoluta e diversa dai piani paesistici approvati in attuazione della L. 431/85 negli anni Novanta.

L’approccio” sensibile” o estetico-percettivo (che individua le eccellenze e i quadri di insieme delle bellezze naturali e dei giacimenti culturali da conservare) si tramuta, pertanto, in un approccio strutturale e programmatico che coniuga la tutela e la valorizzazione dell’intero territorio regionale.

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